Zara1 bump
ZaraUno è un progetto di ristrutturazione che reinterpreta con eleganza e modernità un appartamento affacciato sul lungomare di Corso Italia a Genova. L’abitazione è situata ad un piano alto e luminoso del Palazzo Tritone, da cui lo sguardo si apre verso l’infinito del golfo ligure, dove il mare si fonde con il cielo. Ispirata allo stile di vita di una famiglia genovese, appassionata di viaggi e profondamente legata al mare, la casa offre un rifugio che coniuga apertura e familiarità, dinamismo e radici. Appena entrati, la zona giorno si rivela come un susseguirsi fluido di ambienti connessi e concepiti per favorire la convivialità e valorizzare la luce naturale. La boiserie azzurra, si dispiega tra le stanze come un nastro continuo: un gesto fluido che richiama il mare visibile dalle finestre, e che al tempo stesso lega idealmente gli spazi in un unico abbraccio formale.
La sala da pranzo e il soggiorno dialogano con la cucina centrale, vero cuore pulsante della casa. La posizione della cucina è accentuata dalla presenza di un oggetto che la definisce come il baricentro della zona living: un’isola di forma insolitamente quadrata di un intenso blu marino. Le due grandi porte vetrate, poste una di fronte all’altra, incorniciano giochi di luce e prospettive inedite e collegano questi ambienti, amplificandone la profondità spaziale. I pavimenti in parquet d’epoca, con le loro venature e i loro schemi geometrici, sono stati mantenuti conferendo all’abitazione un carattere senza tempo dal passato nobile e ricco, che dialoga costantemente con il linguaggio contemporaneo di molti degli elementi presenti. Nella sala da pranzo, il soffitto affrescato sovrasta un grosso tavolo scultoreo in legno e domina la scena catturando lo sguardo non appena varcata la soglia di Zara1. Il salotto invece, è caratterizzato da un volume rosso che dona maggior tridimensionalità alla stanza fungendo da parete TV e da portale di passaggio verso gli spazi distributivi. La luce gioca un ruolo fondamentale nella percezione dello spazio: i soffitti decorati, sono enfatizzati da un’illuminazione radente perimetrale, che ne esalta la profondità con un effetto morbido e avvolgente.
“La casa custodiva già un fascino nobile, ma il progetto ne ha svelato la vera anima: il nastro azzurro che corre tra gli ambienti dialoga con il parquet antico, esaltandone la bellezza e creando continuità”
Arch. Fabio Filippo
Nella zona notte, la più intima e privata, troviamo due camere da letto e due servizi igienici. Un angolo della camera matrimoniale è scavato dal blu notte che disegna un’insenatura a doppio livello dedicata alla cabina armadio. All’interno di questa insenatura compaiono ambienti color corallo, il cui tono caldo si riverbera all’esterno attraverso la scaletta metallica e la lampada a sospensione. L’utilizzo di due colori complementari definisce le geometrie delimitando un dentro ed un fuori, un guscio ed un nucleo, tipica conformazione dei molluschi marini. Nel bagno padronale si intreccia un dialogo armonico tra matericità e cromie: le piastrelle rosa tridimensionali rivestono le superfici verticali e accompagnano lo sguardo dall’area vasca fino al lavabo. Una mensola monolitica azzurra attraversa il vetro della zona vasca, trasformandosi all’interno del box in un piano d’appoggio continuo e funzionale. La cameretta della bambina è caratterizzata da una palette di colori delicati e avvolgenti. L’ispirazione marina riaffiora nei dettagli, ma si esprime in modo più deciso nel soppalco in legno verniciato di bianco che richiama gli interni di una piccola imbarcazione, evocando un’idea di gioco, rifugio e avventura. Zara1 racconta un viaggio continuo, un progetto che restituisce uno spazio autentico. Ogni arredo e ogni dettaglio narrano un contrasto come tappe di un viaggio: dal vintage al moderno, dal lussuoso al più essenziale in un equilibrio che rende la casa unica e personale.
“Affacciata sul mare di Corso Italia, Zara1 reinterpreta la tradizione genovese attraverso luce, colore e materia, portando l’orizzonte marino all’interno dello spazio abitativo.”
Arch. Giulio Massetani
STUDIO
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FOTOGRAFIE
Enrico Massetani